Il tre. Siamo partiti mercoledì tre Gennaio. Tempo bello, bellissimo! Lasciamo a malincuore la “nostra” bella Porto Levante. Lasciamo i nostri cugini che abbiamo imparato a conoscere ed apprezzare (..ci mancherete moltissimo), lasciamo i nuovi amici. Saluti dal molo! Vi porteremo nel cuore. Grazie di tutto…
Acqua, luce e gas e via! Si parte!
Siete dei grandi, mi piacerebbe conoscervi di persona, se passate dalla Sicilia dal 7 maggio al 14 maggio 2018 a Marina di Ragusa vorrei incontrarvi di persona.
Vi leggo molto volentieri.
Ciao
Davide Milesi
Ciao Davide e grazie come sempre! Ci piacerebbe molto passare in Sicilia, anche perchè l’ultima volta che vi sono stato avevo 4 anni!
Ciao ragazzi,
solo oggi per puro caso ho conosciuto il vostro sito ed essendo, ahimè da vecchia data, un diportista nautico mi sono incuriosito. Ho letto di tante, anzi di tutte, quelle approvazioni positive e le invidie per la vostra scelta. Io non approvo e non condanno nulla, dico soltanto che in questa scelta non siete solo voi adulti. Avete coinvolto, ma direi costretto, i vostri bambini, io mi sarei chiesto cosa ne penseranno da grandi per l’opzione egoistica. La vita è una sola, ma anche l’infanzia è una sola e non puoi riviverla diversamente se quella precedente non ti è stata gradita.
Non posso non ricordare una famiglia, madre, padre e due figli 15 e 17 anni che all’epoca frequentavano l’Istituto Nautico di Trieste, che dopo aver venduto nel veneto la casa e ogni altro bene, vivevano in una barca a vela, ormeggiata di fronte alla mia in una marina locale. In estate, e tutte le volte che potevano, partivano per lunghe crociere distanti dalla vita normale su questa terra. Ogni volta che incontravano in banchina, me o mia moglie, ci dicevano, senza che mai le avessimo chiesto nulla, che più il tempo passava e sempre più erano convinti della loro scelta di vita. Credo cercassero approvazione alle loro incertezze.
La loro famiglia si è frantumata non appena i due ragazzi sono diventati maggiorenni e hanno trasferito la residenza, dalla barca, in un normale appartamento sulla terra ferma senza mamma e papà.
Io ho navigato, a motore, l’intero mare Adriatico da Trieste a Dubrovnick diverse volte e posso dirvi che “” veramente amo il mare ma mi aggrappo alla terra ”” anche se a volte il selciato è impervio.
Se quello che vi ho detto lo ritenete errato scusatemi.
Cordiali e sinceri Auguri.
Gianni
Ciao Carlo, abbiamo approfonditamente parlato di questo argomento in più interviste alle quali ti rimando. Esattamente come hai detto tu ognuno fa le proprie esperienze. Se la tua vita ti ha portato ai pensieri di cui sopra ciò non deve necessariamente essere così per tutti. Il mondo è bello perché è vario. A noi per il momento va bene così e non poniamo limiti al futuro. Lo facciamo adesso proprio perchè i ragazzi sono ancora in un età in cui possiamo permetterci di farlo. Nel momento in cui manifestassero un serio proponimento di rimanere a terra siamo e saremo sempre in tempo a fermarci. Cosa ne penseranno lo chiederemo a loro tra qualche anno, quando si ricorderanno per tutta la vita che mamma e papà li hanno portati a fare una vera avventura 🙂 Buon vento!
Grazie per la cordiale risposta, ribadisco che la mia non voleva essere una critica bensì mi chiedevo perché far vivere una vera avventura, come dici tu, e non un’infanzia come tante altre, a due creature che ora non possono decidere. Vi auguro che tra qualche anno, quando le chiederete cosa ne pensano della vera avventura vissuta per vostra scelta, la risposta sia: Grazie papà e mamma. E se così non fosse?
Buon vento a voi, io navigo a motore e non mancano le grane anche con mare calmo. Tutte le barche sono una rogna, nessuna esclusa!!!
Ciaooo
Fare il genitore è il mestiere più difficile del mondo. Possiamo solo augurarci che i nostri ragazzi ci ringrazieranno per avergli voluto regalare delle esperienze fuori dal comune.